Isole di Ponza e Ventotene

Ponza. La fantasia popolare ha dato ai vari luoghi pittoresche denominazioni. Partendo dallo sperone nord-orientale di Punta dell’Incenso e proseguendo per sud, il periplo dell’isola manifesta posti incantevoli: l’isolotto di Gavi, Cala Gaetano, Scoglio di Aniello, il caratteristico Scoglio Spaccapolpi o Arco Naturale, Punta Nera, Cala d’Inferno, Cala del Core, Punta Bianca, Cala di Frontone, S. Maria, Giancos, fino alla rada. Questa è protetta ad est dalla Punta della Madonna (con i vicini faraglioni), sotto la quale si aprono le Grotte di Pilato, antico murenario romano, sul quale la leggenda ha intessuto storie pittoresche.

Ventotene. Lunga circa 2800 metri, larghezza massima 800 metri, alta nel punto più elevato appena 139 metri (Monte dell’Arco), l’isola presenta caratteristiche assai diverse da Ponza. Piu compatta, denuncia la sua origine vulcanica nelle terre rossastre e brune, coperte da bassa vegetazione e da fichi d’India. Luogo di esilio per la bella Giulia figlia di Augusto, Agrippina, consorte di Germanico, e Ottavia, sterile moglie di Nerone, conserva resti della villa imperiale presso Punta Eolo. La chiesa, dedicata a S. Candida, e del 1765, su disegno del Winspeare. II giro dell’isola riserva piacevoli sorprese: partendo da Punta Eolo (tipiche le basse rocce a taglio verticale, come parallelepipedi) troviamo poi Cala Rossano, con il porticciolo per le motonavi; la spiaggetta; le “grotte”; la tufacea Punta del Pertuso, sede del porticciolo romano, con banchine montate da suggestivi archi naturali pure di tufo; la spiaggetta di Cala Nave con i due scogli della Nave di Terra e della Nave di Fuori.